NOTE GEOLOGICHE
Cala Sapone è un arco di spiaggia di fondo baia, impostato in corrispondenza dell’insenatura prodotta dall’interruzione del tratto costiero roccioso formato da ignimbriti riolitiche che costituiscono localmente l’unità vulcanica di Monte Ulmus della successione vulcanica superiore del Sulcis. Questi depositi piroclastici sono stati emessi durante il Langhiano, intorno ai 15 milioni di anni fa, da eruzioni vulcaniche altamente esplosive appartenenti al grande ciclo vulcanico del Tardo Eocene-Miocene inferiore. Nell’entroterra affiorano analoghi depositi piroclastici di carattere comenditico (rioliti alcaline). La spiaggia, nonostante la sua esposizione a ponente, proprio a causa della sua conformazione geomorfologica, risulta riparata sia dal maestrale sia dal libeccio. Infatti, i numerosi isolotti, presenti davanti all’insenatura, giocano un ruolo importante nel mitigare l’energia del moto ondoso in entrata e non rappresentano altro che la sponda sinistra semisommersa del canale torrentizio incassato in roccia e impostato sui retrostanti rilievi comenditici che riversa a mare i materiali sedimentari che alimentano l’arenile della spiaggia. L’arenile è formato da sabbia chiara a granulometria media ed il fondale marino è poco profondo oltre che di un bellissimo colore acquamarina, ricco di scogli e rocce piatte.
Testi: Dott. Geol. Roberto Rizzo Ph. D. – Area Tecnica Ambientale Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.
Foto:Giacomo Pili